Terra San Benedetto Atina Cabernet DOC Maturano IGT Lazio Olio extravergine
L’azienda Agricola Russo unisce tradizione a innovazione.
Le antiche varietà di uve coltivate nelle terre dei monaci benedettini. Le uve maturano bianco ed cabernet rosso coltivate secondo la tradizione dei monaci, sono vinificate in tini di acciaio a temperatura controllata.
Furono i monaci benedettini a preservare la coltivazione dell'olivo e della vite, prodotti indispensabili per le funzioni religiose. Ancora oggi si possono vedere antichi terrazzamenti posti alle pendici dell'abbazia di Montecassino.
L’oliveto composto da piante centenarie di varietà come il moraiolo sono state affiancate da oliveti moderni irrigati, le olive raccolte precocemente, all’invaiatura, restituiscono un olio profumato dal colore verde, piccante e sentori di erba pomodoro.
Vino e olio, sapori mediterranei, unici che il visitatore dell’abbazia di Montecassino può degustare.
Il vigneto medioevale chiuso da broli e clausure, spesso all’interno delle mura cittadine o dei conventi del suburbio.
La rinascita della viticoltura medioevale coincide con l’espansione del Cristianesimo e con il nuovo simbolismo che legava il vino al sacrificio della Messa.
La viticoltura tornò ad essere un’attività economica importante nell’età carolingia, durante la quale la vite oltre ad essere nuovamente coltivata in aperta campagna, divenne la protagonista delle numerose opere di disboscamento e bonifica operate dagli ordini monastici, benedettini in primis.
La diffusione della regola benedettina appunto nel X sec. con l’instaurarsi di nuovi rapporti tra proprietà e contadini, quali la concessione di fondi ad meliorandum ed i contratti di pastinato (la messa a coltura di terre incolte), oltre alla modalità di divisione del vino proveniente dai nuovi impianti, tra i coloni e la proprietà, favorì la diffusione della viticoltura.
La produzione di vino a Montecassino era abbondante tanto da essere preso come esempio di differenza tra il tempo finito ed il tempo reale nel dialogo sulle unità drammatiche di tempo e di luogo Tra un Alemanno, un italiano, un Francese, un Inglese , e uno Spagnolo né il “ROMANTICISMO DISSERTAZIONE” di Pietro Molossi: "L' altro giorno mi si dice che un romantico (che io non conosco che per la dottrina e lealtà de' suoi scritti) volendo appunto ragionare sulla materia di cui disputiamo, prese a sostenere di buon un grado di più di differenza fra il tempo finto ed il reale, fra la distanza del luogo finto in una arena, e quello d'un altra sono per la distrazione dello spirito come un bicchiere di vino nell' immensa botte di Monte Cassino:
Avete mai veduta, diceva Egli, l’immensa botte di Monte Cassino? supponetela piena di vino di Cipro, e che uno vi mescolasse un bicchiere d' acqua. Il vino di Cipro non avrebbe mutato sapore: un altro vi mette un altro bicchiere, ed il sapore resta come prima."